Ho sempre avuto la sensazione che la parola yoga avesse a che fare con la parola gioco. Non credo che le etimologie di queste due parole abbiano qualcosa in comune, ma per me sono parole sorelle. Sì, perché nello yoga cerchiamo di scoprire chi siamo davvero ed è quello che fanno i bambini nel gioco. Quando facciamo yoga siamo molto seri, di una serietà leggera, illuminata dal piacere della scoperta, dal gusto dell’esplorazione, ma ridiamo anche, o almeno nelle mie lezioni si ride, perché sappiamo che ridere aiuta ad imparare ed è indice di apertura di cuore e di connessione. Stessa cosa nel gioco.

Ho frequentato un master di yoga per bambini e ho iniziato a insegnare yoga nella scuola primaria e agli adolescenti, per incanalare la giocosità inscritta nella pratica in progetti che potessero servire le piccole yogini e i piccoli yogi a:

  • gestire bene le proprie energie, ascoltarsi
  • osservare e riconoscere le emozioni
  • sapersi rilassare, quando c’è bisogno
  • allenare il muscolo della concentrazione
  • essere più coordinati nei movimenti, agili e forti
  • diventare più abili nell’uso delle mani e del linguaggio
  • muoversi liberamente, celebrare il corpo e la vita
  • esprimersi senza paura e con grazia
  • trovare in sé le risorse per ricaricarsi e sentirsi bene
  • socializzare, stimolando collaborazione e supporto reciproco
  • conoscere meglio se stessi, saper accogliere gli altri

Le lezioni che propongo si avvalgono delle tecniche dello hatha yoga, le posture, le mudra (i gesti delle mani), gli esercizi di respirazione, includono storie, da raccontare e da inventare, movimento libero con musica e voce, esplorazioni somatiche e sensoriali, giochi di gruppo.

Ho insegnato in diverse scuole della mia città, sia primarie che secondarie, a ragazzi con bisogni educativi speciali, in centri educativi territoriali e campi estivi in lingua inglese.

Contattami se vuoi saperne di più.

Lo yoga non è un mito antico sepolto nell’oblio. E’ la più preziosa eredità per il presente. Il bisogno essenziale di oggi e la cultura di domani.

Swami Satyananda Saraswati